Santuario de la Clavalitè

Valtournenche
Provincia di Aosta

Località d
i partenza: Cheneil (località di Valtournenche)

Altezza meta: 2530m
Difficoltà: E
Tempo indicativo del percorso (andata): 2h


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L'escursione qui descritta è stata organizzata dalla Sezione CAI di Calco.
Raggiunto il paese di Valtournenche, con il pullman svoltiamo a destra in direzione della
località Cheneil e successivamente, continuando per circa 6,5Km, per l'Alpe Barmaz.
Qui, dove la strada finisce, troviamo un ampio posteggio dove poter parcheggiare.
Infilati zaino, scarponi e tutto l'occorrente per poter ciaspolare, partiamo...


Superato un ripido pendio con alcuni tornanti, in breve raggiungiamo la Conca di Cheneil
(seconda foto del report) e da qui seguiamo per il Santuario de la Clavalitè, meta della gita.


Inizialmente il percorso attraversa un bosco di larici ma, solo dopo alcuni minuti,
salendo di quota, la vegetazione diventa sempre più rada fino a scomparire del tutto.
I pendii su cui si sviluppa l'itinerario risultano a tratti dolci e rilassanti, e a tratti più
impegnativi e con maggiore pendenza, senza però presentare mai rilevanti difficoltà.


Nella foto sottostante: una panoramica in direzione Valtournenche.




Il Santuario de la Clavalitè.


Nella foto sottostante: panoramica in direzione di Vieux.



Per la discesa, l'itinerario proposto dalla Sezione CAI di Calco non prevede il rientro
al punto di partenza dell'escursione, bensì il proseguimento del cammino in direzione
opposta verso il paese di Vieux. Il pullman ci verrà infatti a riprende proprio lì, offrendoci
così la possibilità di passeggiare su percorsi nuovi e a noi ancora sconosciuti.


Dal Santuario scendiamo direttamente verso le piste da sci, stando attenti a non
attraversarle, fino a raggiungere il colletto di Cheneil e poi l'abitato di Chamois (1h).


Usciti dal piccolo paese, superiamo il ponte in legno e svoltiamo a destra
a prendere la bella e ampia strada sterrata che conduce alle case di Vieux.


Sfortunatamente il meteo incontrato non è stato dei migliori. Non siamo riusciti a
gustare a pieno della bellezza del paesaggio circostante e delle magnifiche montagne
simbolo della zona, come ad esempio: il Cervino, il Mont Malor, la Becca d’Aran e
il Monte Rosetta. La poca visuale però non ci ha comunque scoraggiato e...il tutto
è stato magnificamente ricompensato dall'ottima simpatia dei compagni di escursione!