Cascate dell'Acquafraggia e Savogno

Val Bregaglia
Valle laterale della Val Chiavenna
Provincia di Sondrio

Località di partenza: Piuro
Altezza meta: 932m
Difficoltà: E
Tempo indicativo del percorso (andata): 1h 30' - 2 h


Parcheggiata l'auto a Piuro, io e i miei amici ,ci dirigiamo verso le stupende
cascate dell'Acquafraggia, dove godiamo di uno vero spettacolo naturale.

Nelle vicinanze è posta una bacheca indicante i percorsi della zona,
decidiamo così di effettuare un giro ad anello. Per giungere a Savogno,
piccolo abitato meta della giornata, percorreremo inizialmente il Sentiero
panoramico, poi svolteremo a destra per a raggiungere Savogno. Per la
discesa invece prenderemo l'antica strada, caratterizzata dalla presenza di
numerosi gradini, che in circa 1h di cammino ci riporta al punto di partenza.


Il sentiero è fin da subito ripido. Si sviluppa interamente all'interno di un fitto bosco,
lasciando sporadicamente qualche affaccio sulla vallata sottostante. Nonostante
la pendenza, il tracciato risulta molto divertente e della fatica ce ne dimentichiamo.


Sopra a destra: Diego, io e Valentina.


Nel camminare notiamo una particolare attenzione nella cura del sentiero.
Numerose sono le scalette in ferro e le catene dove ci si può appoggiare
per una migliore progressione, mantenendo così l'equilibrio nei tratti  più
verticali. Queste opere dell'uomo, a mio avviso, non turbano
il paesaggio ma rendono la passeggiata ancora più particolare.


Superato il ponte, in breve, troviamo delle nuove indicazioni.
Prendiamo il tracciato di destra, in direzione di Savogno. 



Il percorso supera nuovi corsi d'acqua e ci mostra degli angoli di natura incantevoli.



Eccoci arrivati a Savogno.


Passaggiando per le strette vie del borgo, si respira un profumo di antico,
di tempi passati. Alte case in pietra, loggiati in legno e un importante
chiesa con una magnifica balconata sulla Val Bregaglia italiana.



Il Rifugio Savogno.




 Una discesa di 2886 gradini.

La mulattiera percorsa per il ritorno, è la strada più diretta che
collega i paesi del fondo valle con le frazioni di Savogno e Dasile.


Durante il cammino passiamo di fianco ad una bella fontana in
pietra datata 1869, caratterizzata da tre vasche comunicanti.


Fermi per una breve sosta e un paio di foto alla fontana, veniamo raggiunti da due
abitanti del luogo che vogliono mostrarci "una cosa". Non anticipandoci nulla, ma
facendo trasparire un filo di orgoglio nelle parole, curiosi accettiamo il loro invito.
Insieme ci incamminiamo verso il gruppo di case diroccate a poca distanza dalla
splendida fontana e, aperto uno dei portoni d'ingresso dei rustici, ci appare davanti
un antico torchio in legno del '700. Uno strumento da lavoro originale di rara bellezza.
Incantevole e maestoso! Quando usciamo per dirigerci nuovamente sul sentiero,
penso che sia molto stupido abbandonare reperti come questo. Sarebbe bello
recuperarli, promuoverli, per portali a conoscenza delle nuove generazioni.